Ciao a tutti è da “sabato pomeriggio” che vivo momenti claudiferi in quanto dopo aver acquistato il libro con DVD tornata a casa ho sequestrato il televisore a mio marito e mi sono posizionata per la visione comodamente sul mio divano. Molto carino il modo in cui Mollica intervista Claudio, e nel rivedere filmati in bianco e nero la mia mente tornava alla mia adolescenza, quando con la mia amica sdraiate sull’erba di un prato guardavamo il cielo e cantavamo i nostri amori adolescenziali.
Mi sembrava di sentire anche gli odori di quei pomeriggi, ma a un certo punto la sorpresa…. mio marito si siede vicino a me e comincia a guardare, io naturalmente presa dalla visione non ho dato importanza subito alla cosa, ma quando l’ho sentito cantare  “ragazza di campagna” l’ho guardato meravigliata e naturalmente l’ho abbracciato. Ecco
infatti come un orologio la ripresa del concerto a Villa Borghese dove lui mi portò da fidanzati e vedemmo Claudio arrampicati su un albero, mio marito naturalmente ricordava soprattutto la fatica di quel pomeriggio, ma ricordava anche l’emozione di due diciottenni che si tenevano per mano e ascoltavano parole e note da far venire i brividi. Ed ecco Domenica in, di nuovo sul divano ed ecco di nuovo il nostro mago sempre più disinvolto, sorridente, spiritoso al punto giusto….. un vero signore, di nuovo una carrellata di emozioni e poi il finale con Benigni simpaticissimo. Negli anni passati quando Claudio appariva in televisione avevo sempre timore che il tuo essere fondamentalmente un timido lo facesse rendere un po’ ridicolo e impacciato, ma con mia sorpresa devo ammettere che ormai dal palco alla TV riesce a essere padrone di  tutto ciò che è spettacolo, ormai potrebbe fare di tutto, commedie, musical, film, festival, trasmissioni di ogni genere e anche documentari ma spero che questa Tv di oggi non scopra questo fenomeno altrimenti ce lo ruba!!! Dulcis in fundo Speciale TG1 ed ecco di nuovo immagini del mio passato ma la cosa più bella è stata vedere Claudio girare per le strade di Roma che hanno segnato il suo cammino artistico e non, il fascino di questa mia città era completo con il sottofondo di un cantastorie che l’ha sempre amata e cantata e che non ha mai disdegnato di essere un ragazzo di periferia anzi ne va fiero e quando parla di Centocelle gli si illuminano gli occhi e credetemi non è da tutti. (C’è un cantante di cui non faccio il nome che è nato e cresciuto a Cinecittà Don Bosco che non solo non ne parla mai e non canta mai la sua città natale, ma se n’è proprio andato via). Ma ecco di nuovo mio marito sul divano con me ma la vera sorpresa è mio figlio (14 anni) che felice di avergli appena regalato un  MP3 mi viene vicino e mi fa ascoltare le canzoni che si è scaricato dal PC….meraviglioso sono del mio Claudio e poi ditemi che i figli non danno soddisfazioni e queste cosa sono?.
Grazie Claudio è stato un weekend dedicato ai tuoi 40 anni di carriera, e spero ce ne siano “minimo” altrettanti perché come tu hai bisogno di noi, anche noi abbiamo bisogno di te e di tutte quelle emozioni che sai darci, un arrivederci presto a Firenze e poi via……sempre in viaggio con te

Daniela