Un saluto a tutti i rimbaglioniti e in particolare a Tony. Sono Maurizio da Roma ed è la prima volta che scrivo un resoconto dopo l'ennesimo concerto di Claudio. Già, l'ennesimo, perchè questo concerto lo attendevo in maniera particolare da molto tempo. Per la prima volta ieri sera sono entrato in un auditorium, e diverse volte avevo avuto l'opportunità di andare precedentemente ad ascoltare altri artisti, ma rinunciai.Ed ecco arrivare la notizia del nostro Mago che chiudeva questo tour trionfale nel modo più a lui congeniale e appropriato. L'auditorium di Roma appunto. A questo punto vorrei fare una premessa: ognuno è LIBERO di comportarsi come meglio crede, ed io non sono nessuno per giudicare chicchessia. Ma permettetemi di esprimere questo mio pensiero. Iniziamo dall'ingresso. Considerando ancora una volta qualche pecca organizzativa riguardo l'orario di ingresso e comprendendo attessa fin dalla mattina, ma come è possibile assistere a quella scena indecorosa dell' invasione umana che si è riversata sulla scalinata, precipitandosi per prendere i primissimi posti della platea. A parte l'aver messo a rischio l'incolumità fisica, ma la pessima figura che abbiamo fatto di fronte agli inservienti del teatro e ai signori della sala Sinopoli (quella accanto), sia stata molto deprimente. Penso altresì che indirettamente, abbiamo offuscato anche l'immagine di Claudio. Chissà quale sarà stato il commento di chi ha visto la scena e sapendo che il concerto in questione era del nostro beneamato. Preso posto, l'impatto con l'interno dell'auditorium è stato emozionante. Ero veramente eccitato all'idea di ASCOLTARE LA MUSICA E LA VOCE DI CLAUDIO all' interno di quella splendida struttura che ne avrebbe sicuramente esaltato le caratteristiche. E così è stato. O almeno in parte. Secondo me la cultura della musica qualche volta ci sfugge. In QUATTRO ORE di concerto, Claudio ha dato modo con la sua pirotecnica scaletta, di godere del suo vasto repertorio, e di poter partecipare con lui e il suo gruppo vivendo fino in fondo lo spettacolo. Vi assicuro che anche il sottoscritto non ha avuto esitazioni a cantare, ballare, acclamare il Maestro, lasciandomi trascinare dalle emozioni come da 20 anni accade ad ogni occasione. Ma questa volta, visto appunto la particolarità del luogo e di alcuni brani proposti, come Fratello sole sorella luna, Cincinnato, Con tutto l'amore che posso , forse era opportuno evitare qualche urlo tipo scimmia urlatrice, commenti ad alta voce, imitazioni, persone impalate in piedi. Tutto ciò accadeva malgrado la maggior parte del teatro fosse accomodato. Non credo di esagerare dicendovi che per alcuni tratti di questi brani facevo fatica a percepire voce e note. Per stessa ammissione di Claudio, in un raduno, credo sia quello della Pallacaroda a Roma, mi sembra che interruppe Stelle di Stelle per la confusione che si era creata a pochi metri da lui. E proprio in merito a quell'interruzione ci ricordò di un suo aneddoto riguardo un concerto dei Pink Floyd, dove non funzionò nulla o quasi, e lui si mise in disparte ad occhi chiusi ad ASCOLTARE E L'EMOZIONE FU LO STESSO MOLTO FORTE. Così come accadde per Acustico, quando chiese espressamente di cantare e suonare da SOLO Fammi andar via. Io credo che la musica sia espressione di gioia, emozioni, e di adrenalina con tutto il trasporto e la partecipazione che ne consegue. Ma credo che talune occasioni dobbiamo provare a capire che sono diverse dalle altre. E che i primi a beneficiarne siamo noi. E' questa la forza di Claudio. Riesce sempre ad innovarsi, sia nelle idee sceniche che in quelle musicali, e fa in modo che il concerto appena proposto non sia uguale ne al prossimo e ne a quelli passati. Chissà cosa provano i musicisti e lui in queste circostanze? Se anche loro fanno fatica o non cambia nulla. Sarei curioso di sapere. So di aver fatto la figura del bacchettone, ma sentivo l'esigenza di esprimere questo mia critica. E siccome non vorrei esordire con una mail di carattere interamente "negativo" lasciatemi dire che ieri ho vissuto una notte di note magica. Penso che la frase fatta "il cantante del cuore", per quanto riguarda il nostro Claudio sia più che mai appropriata. Ogni volta riesce a toccarmi le corde dell'anima e a suscitare emozioni incomparabili. "Conobbi" Claudio nel lontano 1974, sulle note di "E tu", in uno stabilimento balneare di Ostia (litorale romano), e ogni volta che attacca le note di quel brano mi riviene in mente quel juke-box che ininterrottamente suonava per tutto il giorno. E la colonna sonora della mia vita è proseguita fino a ieri sera e AUGURO a Claudio e a tutti voi di proseguire nel migliore dei modi questo splendido viaggio che è la vita.

Maurizio