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 | Le notizie da | Forli |  Torna
        all'indice delle Rassegne Stampa Del Tour CRESCENDO
                
         
                    
                  
                   
                    
                      
                  
                  21/03/2004 
                     
                    
                  In cinquemila per Claudio 
         FORLI' - Non sarà più un ragazzino, ma 
        Claudio Baglioni (nella foto di Blaco) è ancora in grado di infervorare 
        le folle. Soprattutto quelle femminili: venerdì sera il suo spettacolo 
        al Palafiera di Forlì ha visto le prime file del pubblico letteralmente 
        scatenate, con un team di addetti alla sicurezza attentissimo che 
        nessuna fan troppo accesa si buttasse sopra il cantante.Il palazzotto 
        era gremito, con oltre 5mila persone intervenute. E i posti a sedere 
        subito sotto il palcoscenico erano occupati dalle super-appassionate 
        dell’artista, tutte occupate a ballare e agitarsi forsennatamente già 
        dalle note di Yesterday, il primo brano eseguito da Baglioni. Una cover 
        dei Beatles, ovviamente, che al musicista serviva per dare un’idea 
        dell’atmosfera che si respirava all’inizio della sua carriera, quando 
        suonava con gli amici nelle cantine. E proprio una cantina è 
        l’ambientazione di partenza del palco, che si trasformerà durante 
        l’andare avanti del concerto per raccontare una carriera di 36 anni 
        senza bassi.Dopo il classico in versione acustica, ecco Noi no, successo 
        indimenticabile e amato dal pubblico forlivese. Poi Baglioni ha 
        rallentato un po’, con canzoni belle ma più adatte ai superappassionati. 
        Dagli il via, Quanto ti voglio, Fotografie e la datata Ragazze dell’est. 
        E ancora Bolero, Tienimi con te, Di là dal ponte, che chiudeva la prima 
        parte del live.Nel frattempo l’affascinante cantante romano dai bauli 
        sul palco tirava fuori vestiti e bolle di sapone, e dal tait nero 
        iniziale diventava casual in camicia di jeans e poi ancora elegante. E 
        così via per tutto lo spettacolo. Uno show davvero molto gradevole, con 
        la musica in primo piano ma curato molto anche nelle parti sceniche e di 
        contorno. Anche chi voleva ascoltare i grandi successi non è rimasto 
        deluso: Baglioni ha eseguito Avrai, E tu, Strada facendo, Piccolo grande 
        amore, Mille giorni e Io sono qui. Da aggiungere a un medley composto da 
        Amore bello, Poster, Sabato pomeriggio e altri pezzi di spessore. 
        Insomma, qualcosa per cui vale la pena di pagare un biglietto, in un 
        panorama italiano senza picchi. 
 s.a.
 
                    
                   
                    
                    
              
                    
                  
                   
                  20/03/2004 
                 
                  
                  
                  Baglioni entusiasmante al Palafiera  
                  
                  Forlì- Un applauso esplosivo e grida di gioia: l’ingresso 
                  trionfale di Claudio Baglionial Palafiera di Forlì ha 
                  attraversato come un brivido caldo un pubblico variegato - 
                  dagli adolescenti ai cinquantenni - completamente in estasi di 
                  fronte al cantautore romano che ieri ha mandato in visibilio i 
                  fans forlivesi e fra poche settimane sarà in concerto anche a 
                  Rimini. Claudio ha attaccato con Yesterday in versione austica, 
                  omaggio ai Beatles. Poi le sue Noi no, Notte di note, Acqua 
                  nell’acqua. Quindi ha proseguito con Ragazzi dell’Est, Domani 
                  mai dall’ultimo disco. E poi i grandi successi di qualche anno 
                  fa, daAvrai a E tuda Strada Facendo ad un medley con altri 
                  pezzi famosissimi del suo vasto repertorio.Il Palafiera era 
                  pieno, quasi tutto esaurito. Il cantautore è entrato sulla 
                  scena - allestita come una cantina, di quelle in cui ha 
                  iniziato ad esibirsi - tutto vestito di nero, con una lunga 
                  giacca che si è subito tolto per restare in maglietta di pelle.Il 
                  concerto è filato via nonostante le due ore e passa, tra gli 
                  applausi fragorosi degli spettatori, tutti molto soddisfatti 
                  al termine.
 
 
  
                    
                  
                     
                  18/03/2004    
                  I DIECI 
                  LETTORI ALLE PROVE
 I pensieri della nostra iniziativa via internet
 ‘Amobaglioni’ hanno fatto centro. Ecco i 10
 lettori
 che hanno inviato un pensiero a Claudio Baglioni
 e
 prescelti per assistere domani pomeriggio al
 Palafiera
 (ore 17.30) alle prove del concerto. Appuntamento
 vicino al botteghino. Ricordiamo che dovranno
 mostrare
 un documento d’identità. Margherita Copparoni,
 Annalisa Eremita, Marina Neri, Raffaella
 Bazzocchi,
 Riccardo Fiorini; Loretta Novelli (Santa Maria
 Nuova),
 Giovanna Tagliaferri (Forlimpopoli), Serena Ciani
 (Modigliana), Lisa Lacchini (Bertinoro) e Alessia
 Chiozzini (Faenza).
 
 
    
                  
                     
                  
                    
                  18/03/2004
                
                     
                  
                  MUSICA Domani al Palafiera l’atteso concerto 
                  delcantautore
 PER IL CONCERTO DI BAGLIONI UN ‘CRESCENDO’ DI
 EMOZIONI
 
 di Enrico Zavalloni
 
                  
                  Dovevano essere 27 i concerti di Claudio Baglioni
 in
 lungo e in largo per l’Italia, ma strada facendo
 sono
 diventati 56. Un vero Crescendo, come titola di
 nome e
 di fatto il nuovo tour. Quello di domani sera al
 Palafiera per il cantautore romano sarà un
 ritorno.
 Una nuova puntata del suo inossidabile feeling
 con il
 pubblico di tre diverse generazioni. Per lui in
 via
 punta di Ferro domani si annuncia il gran pienone
 (per
 i biglietti, info 0543 - 60738). Un’altra grande
 manifestazione di affetto. "E’ stato un titolo
 davvero
 profetico questo del tour — dice Claudio Baglioni
 
                  
                  —
 come a sottolineare il fatto musicale, quando le
 note
 diventano sempre più cariche, potenti. E
 Crescendo
 perchè dentro ci sono 36 anni di vita. Dalla
 cantina
 dove ho iniziato a suonare i Beatles, al
 palcoscenico
 di oggi".
 
 Sarà una maratona da tre ore anche a 
                  Forlì?
 
                  
                  "Sì, il concerto dura oltre tre ore e un quarto,
 poi
 dipende dai bis. Ci sono dentro 35 canzoni, una
 attaccata all'altra senza un attimo di respiro"
 
 Cosa ti dà la carica per rendere sempre 
                  al
 massimo?
 
                  
                  "Di solito dico scherzando che faccio sempre
 l'antidoping dopo un concerto. In certi momenti,
 inizio che sono già un po’ stanco, poi lì in
 mezzo al
 pubblico trovo la carica che mi trascina.
 L’adrenalina
 fa miracoli".
 
 Cos’è cambiato rispetto all’ultima volta 
                  che il
 tour è
 arrivato da queste parti?
 
                  
                  "A differenza dell’altro tour che ho portatato a
 Forlì
 con coreografie e ballerini, qui c’è la musica al
 centro dello spettacolo. Ci sono io, ma non sono
 solo,
 perchè con me viaggiano nove musicisti affiatati
 e ci
 diamo da fare per attivare la scena. Ogni tanto
 sul
 palco salgono alcuni di questi compagni di
 viaggio che
 lavorano dietro le quinte al buon funzionamento
 di
 questa grande famiglia: il cuoco, i contabili, i
 trasportatori... per inventarsi qualche
 situazione
 mentre si cambia registro"
 
 Il palco offre sempre delle soluzioni ardite...
 "E’ in verticale, in pratica con quattro palchi
 sovrapposti che offrono una visibilità e una
 vicinanza
 uniche"
 
 Un Crescendo che è stato definito 
                  antologico. E’
 una
 definizione giusta?
 
                  
                  "Antologico, è una definizione che rende bene
 l’idea
 di questo tour e di questo spettacolo. Recupero
 alcuni
 arrangiamenti originali e dentro c’è molto
 dell'ultimo
 album L'uomo della storia accanto. Perchè la mia
 è la
 storia di una persona comune che diventa nota e
 fa un
 mestiere sopra le righe. Ho il privilegio di
 poterla
 raccontare. Non a caso inizio con Yesterday è
 l’unica
 canzone che non è mia fra quelle che canto, ma
 per me
 ha un significato speciale. Mi ricorda quando
 iniziai
 a suonare in una cantina"
 
 Un viaggio nel tempo?
 
                  
                  "Con la musica è come spostare l’orologio
 indietro.
 Sono a bordo di una macchina spazio-tempo che si
 muove
 seguendo tre generazioni, più una che sta
 nascendo di
 piccolissimi fans. Posso davvero dire che ogni
 volta
 vedo persone che ricominciano... strada facendo"
 
 Torni volentieri a Forlì?
 
                  
                  "E’ un posto dove ho dato il via a tour, dove ho
 potuto fare le prove generali. Poi in Romagna mi
 sento
 a casa e non lo dico perchè oggi sono qui. Ho
 lavorato
 per vent'anni con una agenzia di Cesena. La
 Romagna è
 fatta anche di persone che hanno voglia di creare
 e
 realizzare progetti. Ammiro molto la capacità
 dell'impresa, del muoversi".
 
                  
                  
  
                  
                    
                    
                  
                   
                  18/03/2004 di Samuele Amadori
 
 BAGLIONI A FORLI'
 
 "Baglioni è sempre Baglioni, e con Forlì ha un legame 
                  particolare. Negli ultimi anni è passato varie volte con i 
                  suoi concerti dal Palafiera, e in un paio di casi ha anche 
                  fatto partire da lì il tour. Così quando domani sera alle 21 
                  si presenterà nel palasport forlivese, sarà un po' come 
                  tornare a casa. L'Imperatore Claudio è reduce da una tournée 
                  estiva, un immenso circo di musica con giocolieri e ballerini. 
                  La versione invernale-primaverile è più sobria, ma forse più 
                  "da musicista".
 
 "Sì, è vero - racconta l'artista romano - la musica torna a 
                  essere al centro dello spettacolo. Si chiama Crescendo perché 
                  questo termine a livello musicale intende un progressivo 
                  aumento di dinamicità della musica. Ma anche perché il 
                  concerto di venerdì è composto da 35 canzoni che ripercorrono 
                  i miei 36 anni di carriera. Una crescita che ha riguardato 
                  soprattutto me, con la musica che è diventata la mia vita, la 
                  mia casa. Sarà un concerto lungo ma dal ritmo serrato, senza 
                  più teatranti ma con un meccanismo teatrale ben presente. Il 
                  palco si trasformerà durante il live. Prima sarà cantina, poi 
                  terrazza, poi tetto e infine tornerà a essere un palco. La 
                  funzione è metaforica: all'inizio, negli anni '60, suonavo 
                  nelle cantine con gli amici il beat o il rock'n'roll, e piano 
                  piano si è sviluppata la storia che ancora dura".
 
 Niente teatranti ma ci saranno altre 
                  sorprese?
 
 "Sì, in questo tour che a sua volta è enormemente cresciuto, 
                  dalle 27 date previste inizialmente siamo arrivati a 56, i 
                  nostri collaboratori di volta in volta salgono sul palco. 
                  Cuochi, tecnici, autisti vengono ospitati in scena e di solito 
                  è molto divertente. Ci sentiamo tutti come una grande 
                  famiglia".
 
 A proposito di famiglia, questa volta si 
                  è portato dietro suo figlio Giovanni, che è un bravissimo 
                  musicista?
 
 "No, perché aveva una serie di esami universitari, sta 
                  studiando giurisprudenza. Ed è un peccato perché è un ottimo 
                  musicista, capace di suonare un po' di tutto. Dall'heavy metal 
                  alla chitarra classica".
 
 Lei invece è laureando in architettura. Ha come al solito 
                  dettato le linee di progettazione del palco?
 
 "Sì, l'ho disegnato io, anche se poi ci hanno lavorato molti 
                  altri. È un palco a sviluppo verticale, con varie 
                  sovrapposizioni, che rendono l'insieme complesso e 
                  particolare. Mi sono occupato quasi sempre delle scelte 
                  scenografiche negli ultimi 15 anni, e questo mi è servito 
                  anche per il mio iter universitario. Ho dato l'ultimo esame di 
                  architettura durante i concerti romani, e ora devo preparare 
                  la tesi di laurea sul restauro degli spazi architettonici per 
                  l'intrattenimento".
 
 Ma è stato favorito dai professori, agli esami?
 
 "La celebrità è un'arma a doppio taglio - scherza Baglioni - 
                  qualche esame è andato liscio, altri docenti sono stati molto 
                  esigenti nei miei confronti, proprio per la mia notorietà. Ma 
                  il più grosso problema è che mi vergognavo di andare in mezzo 
                  a questi ragazzi universitari, mi nascondevo dietro a cappelli 
                  e occhiali da sole. Adesso invece mi hanno preso fra loro come 
                  un vecchio ripetente".
 
 Chissà le ragazze... lei è un sex symbol anche per le 
                  ultimissime generazioni.
 
 "Sì, ma fa tutto parte del gioco, in realtà poi quando scendo 
                  dal palco ho le crisi di identità... E comunque questo essere 
                  simbolo di attrazione aiuta anche a essere più sicuri".
 
 Tornerà a lavorare in tv, magari al fianco di Fabio Fazio?
 
 "Dipende dal tempo che farà in televisione. È un'ambizione un 
                  po' per tutti, perché è il teatro più grande che esista. Ma 
                  poi c'è il rovescio della medaglia, lo psicodramma dell'Auditel 
                  che ormai è diventato un'ossessione. E che viene controllato a 
                  ogni battito di ciglia. Tornando seri, ho sempre delle 
                  proposte, ma poi in risposta io spiego le mie idee e a quel 
                  punto nessuno vuole più fare niente. Forse mi ritengono un po' 
                  matto...".
 
 Qualche tempo fa si è sviluppata una furiosa polemica perché 
                  Franco Battiato aveva suonato a un festival di Alleanza 
                  Nazionale. Le è mai capitato di essere invitato a suonare a 
                  qualche manifestazione politica?
 
 "Sì, ma ultimamente scanso i festival politici. Anche perché 
                  ormai mi hanno appioppato le più disparate etichette 
                  politiche. Negli anni '70 andavo spesso alle Feste dell'Unità, 
                  ma non ultimamente. Però penso una cosa: che gli artisti 
                  abbiano una maggiore credibilità dei politici, e che rispetto 
                  a questi possano e debbano conservare un'autonomia".
 
 Quasi in ogni tour passa dalla Romagna. Le è rimasto qualcosa 
                  di questa terra, al di là dei soliti luoghi comuni?
 
 "Fino alla fine degli anni '80 ho avuto tutto il mio 
                  management a Cesena, perciò passavo un sacco di tempo tra 
                  Cesena, Forlì e Cesenatico. E un po' di romagnitudine mi si è 
                  trasferita addosso".
 
 Pensa ci siano suoi eredi, in giro per l'Italia? E riusciranno 
                  ad avere il suo successo?
 
 "Ci sono persone molto in gamba. Come Samuele Bersani, Carmen 
                  Consoli, Elisa, Giorgia. Ma quella del successo è un'equazione 
                  impossibile da determinare. Non credo sia questione di 
                  carisma, piuttosto è importante la capacità di non diventare 
                  la parodia di se stessi durante gli anni. Stare in silenzio 
                  quando non si ha niente da dire è un altro elemento 
                  importante".
 
 Dopo questo tour massacrante andrà in vacanza?
 
 "Sì, ho bisogno di un po' di mare. Poi questa estate penso che 
                  farò un giretto in Europa. A suonare un po' ovviamente...".
   
                    
                   
 Sesto
                  Potere.com  Musica,
                  boom di prenotazioni al Palafiera di Forlì per il concerto di
                  Claudio Baglioni (Sesto Potere) - Forlì - 2 febbraio 2004 -
                  Sono iniziate le prevendite per l’attesissimo concerto di
                  Claudio Baglioni che si terrà al Palafiera di Forlì il 19
                  Marzo prossimo. Dopo anni di inattività riprende vita il
                  Palafiera struttura da sempre utilizzata per sport, grandi
                  eventi e concerti indimenticabili grazie anche all’ottima
                  acustica di cui è dotata. Dopo il recente ingresso di Fiera
                  di Forlì come gestore del Palazzo supportata da due grandi
                  realtà come JES Group e EBC Eventi, si è riaperta anche la
                  collaborazione ormai decennale con Romagna Concerti che porta
                  a Forlì il PRIMO GRANDE EVENTO: CLAUDIO BAGLIONI, evento che
                  segna quindi il ritorno sulla piazza del Palafiera come
                  appetibile tappa di tournee di grandi artisti!! Avviate quindi
                  le prevendite, dopo qualche problema e ritardo causato dai
                  nuovi sistemi di biglietteria elettronica, prevendite che in
                  un solo giorno hanno totalizzato circa 1000 venduti! Cifra che
                  conferma il grande interesse che la citta di Forlì e la
                  Romagna hanno sempre riservato ad un grande artista come
                  Claudio Baglioni e l’ importanza del Palafiera come spazio
                  per gli spettacoli. 
   
 18/11/2003
                  Prove aperte per gli Associati Con riferimento all'oggetto si
                  comunica che per tutte le date del Tour "Crescendo"
                  2003/2004 di Claudio Baglioni, a tutti i soci in regola con
                  l'iscrizione all'Associazione Culturale ClaB, è riservata
                  l'entrata anticipata per assistere alle prove dei concerti.
                  Pertanto l'ingresso è previsto alle ore 17:00 presso i
                  cancelli contraddistinti dal cartello "Ingresso ClaB",
                  dove sarà necessario esibire la tessera ClaB, un documento
                  d'identità e il biglietto valido per il concerto in programma 
                 
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