Da: "luigi" <agostino.luigi@virgilio.it>
A: "tonyassante" <tonyassante@yahoo.it>
Oggetto: Il mio primo viaggio a Lourdes
Data: Tue, 3 Sep 2002 15:37:34 +0200



Il mio primo viaggio a Lourdes.

 

Molte volte, unitamente alla mia Parrocchia, mi ero accostato al volontariato.

L’occasione per entrare nell’Unitalsi mi fu offerta da un mio vicino di casa che da anni presiedeva una sottosezione dell’associazione.

Avevo compiuto da poco 18  anni e raccolsi i soldi e con grande entusiasmo per il mio primo viaggio.

La mattina della partenza per non disturbare i miei mi preparai e scesi da casa a piedi. Erano circa le 6 del mattino e respiravo nell’aria che sarebbe stato un gran giorno.

Mi sentivo pronto a dare tutto me stesso per gli altri tanto che feci subito amicizia con gli altri barellieri e aiutai a salire nel pulman le persone anziane. Ad un tratto vidi i miei fratelli barellieri avvicinarsi ad un’autovettura e prodigarsi a far scendere una malata. Mi avvicinai e rimasi impietrito. La persona sofferente era una suora precisamente Suor Bernarda.

Mia madre, da piccoli, ci portava all’asilo in un convento di suore e la suora più dolce e gentile era proprio Suor Bernarda. In pratica è stata per me la persona che, insieme ai miei genitori, mi ha insegnato a tenere le posate quando mangiavo, a mettermi la mano davanti la bocca quando tossivo e tutte le altre buone maniere. Ricordo con affetto che aveva sempre un forte raffreddore che la perseguitava e per questo aveva sempre il naso rosso e la voce rauca. Sì le altre suore erano anche brave ma lei era speciale, non so descriverla meglio ma vi assicuro che quando la vidi rigida invecchiata con la faccia sofferente da un’artrosi non riuscii ad avvicinarmi neanche per salutarla. Partimmo con il pulman per un breve tratto per poi prendere il treno bianco.  Arrivati al treno non la vidi più e mi precipitai a prendere il mio posto. Nel lungo viaggio mi addentrai nel servizio alternato al riposo ma ancora non trovavo il coraggio per andare da lei.

Finalmente arrivato a Lourdes fummo destinati ai vari incarichi divisi tra due case d’accoglienza il Salus e il vecchio Accueil Notrè-Dame ora sede dell’Hospitalitè. Il destino mi volle nell’Accuel Notrè-Dame  insieme a Suor Bernarda e per giunta unico barelliere del mio paese. Il responsabile della sottosezione mi raccomandò di andarla a trovare. La mattina seguente con coraggio domandai ad una sorella dove fosse la stanza di Suor Bernarda ed andai. C’era una grande porta e la aprì pian piano, allungai la testa e sentii una voce sussurrare “ti stavo aspettando”. Mi precipitai con forte emozione alle sue braccia trattenendo le lacrime. Da all’ora non la lasciai rimanendo al suo fianco per tutto il pellegrinaggio. Suor Bernarda, dopo il rientro in Italia visse per altri due mesi prima di salire in celo. Ed io da all’ora sono partito per Lourdes per altre 9 volte ed ogni volta che passo lungo l’esplanade e vedo il vecchio Accuel mi  rimbomba quella frase “ti stavo aspettando”. Spero di rinnovare sempre il ricordo anche perché a Lourdes  c’è sempre qualcuno che ci aspetta.   

 

 Luigi

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