by Fausta Tallarico

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Innanzitutto volevo dire il perché della decisione di accettare la proposta di un amico (scrivere le recensioni di alcuni libri). All’inizio un totale rifiuto pensando che fosse una responsabilità e un compito esagerato per le mie possibilità e capacità. Poi ho pensato a cosa avrebbe detto il don Giuss… c’ ho messo trenta secondi e sono nate due risposte nel cuore (quasi come se me le avesse suggerite!!).Il don Giuss avrebbe detto che la proposta di un amico va sempre valutata fino in fondo e poi se questa era la strada per condividere una cosa bella che ti è accaduta (come può essere la lettura di un bel libro) perché no? Quando una cosa è bella per te devi gridarla al mondo intero. Condividerla con le persone a te care, proprio come faceva Madre Teresa. Ed è la cosa che ho fatto appena ho letto il libro “Teresa, la mamma di Calcutta”, a tutti i miei amici ho parlato di questo libro dove l’autore entra negli occhi e nel cuore di Madre Teresa ed io, in quelle poche ore che ho tenuto il libro in mano, sono stata attrice di una vita spettacolare, pur nella semplicità della sua infanzia, nella paura della sua giovinezza e nell’apparente solitudine dopo l’esilio e l’abbandono del convento. Dritta per la sua strada… o meglio per la strada che qualcun Altro aveva preparato per lei. Perché la vita non va mai come vogliamo … però improvvisamente ci corrisponde… come a Madre Teresa corrispondevano i volti e i corpi martoriati del suo popolo che per lei non rappresentavano Cristo… ma erano Cristo. Perché, come dice un mio amico, non basta seguire Cristo, occorre innamorarsene, come era innamorata Madre Teresa. Quando uno è innamorato lo si vede in tutto quel che fa, dall’alzarsi al mattino, da come sta a lavoro o sui libri, da come fa TUTTO.

E tutto questo traspare, si incarna e prende vita nelle parole di Roberto Allegri.

Sfido chiunque a leggere questo libro e arrivare all’ultima pagina avendo lo stesso cuore con cui si è iniziato.